Si è spento a 93 anni Glauco Mauri, uno dei mostri sacri del teatro italiano, maestro di Shakespeare, Dostoevskij e Beckett.
Il mondo del teatro italiano piange la scomparsa di Glauco Mauri, pilastro della scena artistica nazionale per oltre settant’anni. L’attore e regista, morto a Roma a 93 anni, avrebbe compiuto 94 anni il 1° ottobre. La sua carriera straordinaria ha attraversato i palchi più importanti del teatro classico, interpretando autori come Shakespeare, Dostoevskij, Beckett e Pirandello. Mauri era previsto in scena dal 26 al 29 settembre al Teatro Vascello di Roma con “De Profundis” di Oscar Wilde, spettacolo annullato per la sua improvvisa indisposizione.
Ma scopriamo di più sulla sua carriera artistica.
La carriera di Glauco Mauri: un viaggio tra i grandi classici
L’annuncio della morta del celebre attore ha fatto presto il giro del web con tantissimi fan che gli hanno reso omaggio sui social.
È morto #GlaucoMauri, decano del #teatro italiano. Avrebbe compiuto 94 anni. Sulla scena per 70 anni, era atteso in questi giorni al teatro Vascello di Roma con lo spettacolo De Profundis. A Siracusa, ai giovani disse: “Non abbiate paura”. pic.twitter.com/cIzGYEdQKZ
— Tg1 (@Tg1Rai) September 29, 2024
Nato a Pesaro nel 1930, Glauco Mauri iniziò la sua carriera a soli 15 anni. Nel 1949 entrò all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma e, da lì, iniziò un percorso che lo portò a lavorare con i migliori registi italiani e internazionali.
La sua versatilità come attore gli permise di eccellere in ruoli impegnativi, portando sul palcoscenico opere immortali. Ha recitato nei teatri più prestigiosi, come il Teatro Greco di Siracusa e il Teatro Romano di Verona, lasciando un’impronta indelebile.
Non solo teatro: Glauco Mauri tra cinema e tv
Mauri non si limitò al teatro, ma si distinse anche nel cinema e in televisione.
Tra le sue apparizioni più memorabili, “Profondo Rosso” di Dario Argento e sceneggiati Rai come “I demoni” di Dostoevskij. La sua passione per l’arte e il teatro è stata il motore della sua lunga carriera, culminata con la pubblicazione della sua autobiografia “Le lacrime della Duse”, uscita a dicembre 2023.