Vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle di Raf, tratte sia dalle canzoni più amate che dalle interviste.
Sono lontani i tempi in cui un giovanissimo Raf cantava: “E’ il battito animale batte come non ce n’è“. In oltre quarant’anni di carriera, il cantautore pugliese ha regalato ai fan brani meravigliosi: ripercorriamo i suoi successi con una raccolta di frasi tratte dalle canzoni e dalle interviste.
Frasi tratte dalle canzoni di Raf
Classe 1959, Raf ha debuttato nel mondo della musica nel 1983, quando ha pubblicato il primo disco Self Control. E’ stato proprio il singolo che ha dato il titolo all’album ad avergli dato un enorme successo, spalancandogli le porte del panorama discografico nazionale. Da questo momento in poi, la sua carriera non si è più arrestata.
Tante le canzoni che ha regalato ai fan in oltre quarant’anni di attività: da Inevitabile follia a Il sapore di un bacio, passando per Il battito animale, Sei la più bella del mondo, Cosa resterà degli anni ’80 e Ti pretendo. Di seguito, una selezione di frasi tratte dai brani più belli di Raf:
Strada del ritorno, se vieni dall’inferno, più dolce dei tuoi occhi non c’è. (Svegliarsi un anno fa)
Se hai sbagliato è uguale, anche se adesso fa male. Se hai amato era amore, non è mai un errore. (Non è mai un errore)
Dimentica tutti quei giorni e anche l’amore fisico, gli addio e i ritorni. (Dimentica)
Legato alla vita lancio la mia sfida con un grande salto. (Un grande salto)
Ridere e piangere è comunque vivere. (Lacrime e fragole)
Ogni giorno è il giorno migliore. (Metamorfosi)
Lo so che tra noi due il più forte sei, sempre tu! Ma dammi questa dolce morte, tanto non vivo più. (Ti pretendo)
Via sorrisi falsi ed espressioni, frasi ipocrite via contro ogni cliché più che apparire scegli d’essere. (Via)
Saltano le regole, saltano i confini, saltano i bambini su giocattoli esplosivi. (Salta più in alto)
Come la prima volta sai, quando t’incontrai, sarà stato un caso ma anche allora c’era pioggia. (La danza della pioggia)
Sognala la vita che vuoi, non smettere mai. (Sogni)
Nei silenzi, dentro le parole che non ti ho mai detto è chiaro quanto t’amo. (Nei silenzi)
E vorrei solo dirti ora che te ne vai: se è amore, amore vedrai, di un amore vivrai. (Due Cannibali)
Anche quando mi nomini a mente, si sente. (Il nodo)
Sei nel cuore oro, luce e ossigeno. (Ossigeno)
Tu che sei venuto dal niente, sai che in fondo basta niente, non costa niente la felicità. (L’era del gigante)
E volersi per potersi perdere poi aversi per lasciarsi scappare per capire che era tutto inutile e che in un amore puoi anche affogare. (Acqua)
Ma invece dell’eternità di questa splendida follia, l’amore si consumerà in una lenta eutanasia. (Inevitabile Follia)
C’è bisogno di una luce quaggiù, non lasciarmi amore almeno tu. (Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è)
Seguendo te, sta diventato un’onda, la vita che andando mi circonda e vieni a me… teneramente, tu che vivrai interminatamente. (Interminatamente)
Ti lasci andare e chiudi gli occhi poi ti dimentichi del resto non parti più non parti mai e quando parti è sempre troppo presto. (Il sapore di un bacio)
Caro amico un giorno andremo sul pianeta Terra… è logico immaginarsi che altri come noi saranno là… vivi. (Vita)
Nati ieri siamo noi, siamo il futuro, siamo preparati per un mondo duro. (Nati ieri)
Anni come giorni, son volati via, brevi fotogrammi o treni in galleria. (Cosa resterà degli anni ’80)
Se questo mondo non è mai come lo volevi tu… se ti vien voglia di gridare non fermarti più. (Il battito animale)
Mi trovi diverso lo sei anche tu, questo mondo ti prende e non ti molla più. (Milioni di cose che non ti ho detto mai)
Non potrà mai finire, mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò, non smetteremo mai se questo è amore, amore infinto. (Infinito)
Frasi tratte dalle interviste di Raf
All’anagrafe Raffaele Riefoli, Raf ha collaborato con diversi colleghi, come Umberto Tozzi, Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Molto riservato e piuttosto schivo, nel 1996 ha sposato Gabriella Labate, con la quale ha avuto due figli: Bianca, nata nello stesso anno delle nozze, e Samuele, classe 2000. Di seguito, una selezione di sue frasi tratte da alcune interviste:
Ho perso il controllo, conosciuto il dolore, scoperto la fede, trovato l’amore, ho lottato, sono caduto e poi mi sono rialzato.
All’inizio stavo di più a Miami Beach, poi il lavoro ti porta a stare lontano dagli Stati Uniti. Fortunatamente sono italiano e vivo in un Paese bellissimo come l’Italia. In America, dopo 3 o 4 mesi iniziano a mancarti delle cose dell’Italia. Poi succede che arrivo a Roma, nel traffico romano, e ho voglia di scappare. Negli Stati Uniti la vita è più tranquilla, sto molto più all’aria aperta. Poi vivo fuori Miami, sembra quasi di vivere come quando ero nel mio paesino. E ci sono tanti italiani in quella zona.
A Firenze dormivo ogni sera in un letto diverso, c’era sempre qualcuno pronto a ospitarmi, a condividere un piatto di pasta. Papà sperava che prima o poi mi stancassi e tornassi a casa. Mamma mi mandava qualche soldo di nascosto, era preoccupata.
I tempi sono cambiati in maniera brutale, ho messo al mondo due figli, ho dovuto alzare bandiera bianca e adeguarmi alla società. Sono diventato un anziano signore borghese (ride, ndr), anche se forse è un po’ esagerato. L’indole da sognatore è rimasta intatta.
Se chiudo gli occhi mi rivedo al Festivalbar. Il Festivalbar è stato un momento molto emozionante, mi ha regalato momenti di grandi soddisfazioni.
A nove anni avevo visto un film in bianco e nero sui Beatles: mi avevano colpito le scene di loro che correvano per Londra inseguiti da ragazzine che sbucavano da ogni angolo. Quando ha cominciato a succedere a me, mi ha preso un’ansia bestiale. Mi nascondevo, però i fan mi aspettavano, anche sotto casa. Arrivavano sacchi della posta colmi di lettere e cartoline.
Le cattedrali mi piacciono, ho anche fatto pace con la Chiesa grazie a papa Francesco, che sento davvero vicino alla parola di Cristo.
Quando mi rivedo nelle esibizioni di quando ero un po’ giovane provo un po’ di imbarazzo. Poi non è sempre uguale, magari c’è un video in cui ero vestito esageratamente anni ’80, in altri invece ero meglio.
Mi piacevano tantissimo i Festival dove le canzoni erano protagoniste e non le presentatrici o i loro vestiti, dove non si cercava disperatamente il momento spettacolare.
Quando scrivo dei brani, anche se in italiano, li penso prima in una sorta di inglese maccheronico anche se le frasi non hanno un senso compiuto. Serve per avere subito un suono associato alla melodia e l’inglese che è pieno di parole tronche ti aiuta tanto in questo. L’impresa dopo è cercare di mantenere lo stesso ritmo e lo stesso suono con l’italiano e davvero non facile. Oltretutto poi l’italiano richiede un maggior impegno per quel che riguarda i concetti, vista la tradizione dei grandi cantautori italiani che abbiano avuto. Oggi ti perdonano un po’ di più ma qualche anno fa delle semplici canzoni d’amore anche se ben scritte erano criticate perché troppo semplici e banali.
Mia moglie Gabriella è una sorcina: ci ha uniti lei (con Renato Zero, ndr). Lui è capace di gesti incredibili. Penso a quando proprio Gabriella è stata ricoverata più di un mese al Gemelli per un problema di salute che sembrava grave ma poi per fortuna è rientrato. Renato andava a trovarla due volte la settimana con una scatola di cioccolatini come Forrest Gump. Penso al giorno in cui si è presentato con una cucciolina di bulldog francese per i miei figli, Bianca e Samuele: il nome Berta è una sua idea.
Quando ti muovi su un terreno familiare tutte le ansie, la paura e la timidezza vanno via. Aumentano quando ti devi cimentare in qualcosa che pensi non sia il tuo pane quotidiano.
Io sono un uomo fortunato che posso osservare e parlare di quello che ritengo opportuno attraverso la musica ma c’è molta gente che coi ritmi frenetici di oggi è presa dai propri problemi quotidiani e finisce per trascurare i problemi enormi che incombono su ognuno di noi come il cambiamento del clima che ci porterà a mettere in pericolo l’esistenza stessa della razza umana se non riusciamo a trovare una soluzione a breve termine.