La Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo ‘Mettiamoci in gioco’ e la Consulta nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II esprimono in una nota “profonda preoccupazione per i dati sulla diffusione del gioco d’azzardo nel nostro paese resi noti dal sottosegretario all’Economia Federico Freni” in risposta a una interrogazione. La raccolta riferita al periodo 1 gennaio-31 luglio 2024, come riferito dal sottosegretario, “ammonta a 90 miliardi di euro. In proiezione, dunque, quest’anno – spiegano Campagna Mettiamoci in gioco e Consulta Antiusura – si andrà molto sopra gli oltre 147 miliardi di euro raccolti lo scorso anno, che già erano un record assoluto”. Numeri “impressionanti – si aggiunge nella nota – che ancora una volta confermano la gravità di un fenomeno che non conosce crisi, producendo danni e distorsioni – di carattere sanitario, sociale ed economico – ingenti per il Paese, i cittadini, le famiglie”.
Per don Armando Zappolini della Campagna Mettiamoci in gioco “ancora una volta, che l’azione politica ha sostanzialmente abdicato al proprio ruolo, che è la tutela della salute dei cittadini. Quasi fosse un vanto vivere in un paese nel quale, nel 2023, sono stati venduti più di 4mila gratta e vinci al minuto. Se il trend dei volumi di denaro veicolati in giochi e scommesse venisse confermato, a fine 2024 i miliardi di euro giocati si attesterebbero attorno ai 160, con un incremento dell’8,8% rispetto all’anno precedente. Non regge più la scusa accampata per anni che senza il gettito dei giochi non si chiudono i bilanci dello Stato.” Il settore dell’azzardo “con il suo indotto – rileva Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II – è diventato un comparto che impatta in maniera rilevante sull’economia del paese. Un’economia, però, che non genera benessere per le famiglie, ma sovraindebitamento, usura, povertà e dipendenze”.
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