
“Io abolisco la guerra. Io abito il possibile”. È questa la frase che meglio riassume la mostra Humanity lovers, che dal 30 aprile al 31 ottobre 2025 racconterà ai visitatori della sede di Emergency della Giudecca la missione, la storia e i valori dell’organizzazione.
Come dichiarato da Mara Rumiz, responsabile dello sviluppo dei progetti di Emergency:
La mostra è curata da Stefania Vasques (già curatrice nel 2024 della mostra “Felicitazioni! Cccp – Fedeli alla linea” e della precedente edizione di “Humanity lovers” tenutasi al Palazzo dei musei di Reggio Emilia nel 2024, per il trentennale di Emergency) e, attraverso fotografie, video, parole, libri, installazioni, citazioni, racconta la storia dell’organizzazione, dei suoi operatori, delle persone curate, ma senza fare cronistoria e, soprattutto, delineando obiettivi che guardano al futuro.
Attraverso un percorso costruito attorno a sette parole chiave (ovvero guerra, cura, persone, bellezza, cultura, utopia e scelta) il visitatore può scoprire l’identità di Emergency e le sue attività sul territorio. Sin dal 1994, con l’apertura del primo ospedale nel Panshir, il personale dell’organizzazione è attivo in numerosissime aree di conflitto e povertà, garantendo anche alle popolazioni per le quali è impossibile l’accesso a ospedali e servizi sanitari, il diritto alla cura. Emergency si spende molto, inoltre, nella formazione del personale locale, favorendone l’emancipazione nella speranza di “diventare inutili”, ovvero non più necessari per garantire la tenuta della sanità del territorio. Molte attività vengono svolte anche in Italia, con polibus (cliniche mobili) per migranti e braccianti nelle campagne o ambulatori stabili, come quello di Marghera, che diventano punti di riferimento nell’assistenza sanitaria gratuita per le fasce più deboli della popolazione.
Una cura per il nostro tempo
La mostra ci invita a confrontarci con i grandi temi della nostra contemporaneità, per arrivare, infine, ad una “scelta”, simbolicamente rappresentata dalla possibilità di lasciare su carta un proprio pensiero per i visitatori futuri.
Di queste sette parole ce n’è una di cui faremmo volentieri a meno, la guerra – continua Mara Rumiz – ma è proprio per curare le vittime da essa provocate che Emergency è nata e in questi ultimi trent’anni il numero delle guerre è aumentato ulteriormente ed esse si sono fatte via via più vicine. L’abolizione della guerra è l’obiettivo fondamentale dell’organizzazione.
Sono oltre sessantunomila i civili uccisi o feriti nel 2024 da armi da fuoco o esplosive, il sessantasette per cento in più rispetto al 2023, come riportato in uno dei vari pannelli informativi della mostra (fonte: Action on armed violence). L’industria delle armi cresce esponenzialmente. Nel 2025 la spesa militare italiana sarà di circa trentadue miliardi di euro, con un aumento di oltre il sette per cento rispetto al 2024 (fonte: Milex. Osservatorio sulle spese militari italiane). Un’escalation preoccupante, con le cui conseguenze drammatiche si dovranno, purtroppo, confrontare le tremila trecentosessantacinque persone che, a dicembre 2024, compongono il personale di Emergency.
La mostra, tuttavia, non vuole essere solo denuncia, ma anche “cura”. Fornire al visitatore una lente attraverso cui guardare il mondo, per comprenderlo meglio e per provare a cambiarlo. Come diceva Gino Strada, il cui pensiero è uno dei fili conduttori del percorso espositivo: “Non si può dire che una cosa è impossibile finché non provi a farla”.
Sostiene Rumiz:
In uno scenario fatto di guerre, di crescenti diseguaglianze, di disattenzione o disprezzo per le sorti del mondo, immaginare un futuro di pace, giustizia, uguaglianza e trasformare l’utopia in realtà è l’obiettivo da raggiungere.
Ed è proprio questo elogio di un’utopia pragmatica, nel disincanto della società contemporanea, che diventa il messaggio lasciato dalla mostra. Appunto, la cura per il nostro tempo.
Recuperando gli slogan di sessantottina memoria: “Siamo realisti, esigiamo l’impossibile!”.
La mostra Humanity Lovers sarà aperta gratuitamente, e ad accesso libero, sino al 31 ottobre, dal mercoledì al sabato dalle ore 12:00 alle ore 18:00, presso la sede di Emergency alla Giudecca, con chiusura nei mesi di luglio e agosto.
Immagine di copertina: installazione della mostra Humanity lovers.
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