Sette giovani tra i 16 e i 17 anni, già detenuti, sono stati raggiunti da nuove misure cautelari in seguito alla violenta rivolta avvenuta lo scorso 9 marzo nell’istituto penale per minorenni “Fornelli” di Bari. Le accuse, formulate dalla Procura dei minori e accolte dalla gip Antonia Salamida, sono sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, tentata evasione e furto aggravato, in concorso.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i sette – insieme a due complici maggiorenni – avrebbero messo in atto un piano per evadere, seminando il caos all’interno del carcere. Quella sera, avrebbero dato fuoco alle lenzuola, danneggiato impianti e apparecchiature, tra cui telecamere, tablet, televisori e una ricetrasmittente, e strappato i fili del telefono. Durante la sommossa, due agenti della polizia penitenziaria sarebbero stati insultati, minacciati e aggrediti con calci, pugni e morsi.
Non solo. Secondo la ricostruzione della Procura, i giovani sarebbero riusciti a sottrarre le chiavi dei cancelli agli agenti, rinchiudendoli nel corpo di guardia. Uno dei minori avrebbe addirittura cosparso di alcol la stanza e i pantaloni di un agente, minacciando di appiccare il fuoco. Due poliziotti sono rimasti feriti durante l’aggressione. Le nuove misure cautelari sono state notificate nei giorni scorsi nei vari istituti in cui i minori sono attualmente detenuti per altri reati.
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