
Bianca Balti denuncia la mancanza di farmaci oncologici: “Sono una paziente, ma anche una donna con una carriera”.
Bianca Balti è su tutte le furie e si è sfogata con un grido d’allarme che ha scosso i social. La top model italiana, dopo aver annunciato la remissione del tumore ovarico, ha denunciato pubblicamente la difficoltà nel reperire farmaci oncologici fondamentali per la sua terapia. Ma scopriamo che cosa ha detto la modella.
Il duro sfogo di Bianca Balti sui social
“Ho il cancro, ma anche una carriera e una vita. È inaccettabile” ha scritto duramente la modella nelle sue Instagram Stories, rivolgendosi direttamente alle aziende farmaceutiche.
Lo scorso luglio Bianca Balti aveva rivelato di essere affetta da un tumore ovarico. Dopo l’intervento chirurgico di settembre e diversi cicli di chemioterapia, la modella ha comunicato che il cancro è in remissione da tre mesi.
Bianca Balti – www.donnaglamour.it
Un annuncio che aveva acceso la speranza tra i suoi fan, culminato con la sua apparizione sulla copertina di Vogue. Tuttavia, proprio nel momento in cui sembrava poter tornare alla normalità, è arrivato un nuovo ostacolo: la mancanza dei medicinali necessari per il proseguimento delle cure.
Attraverso un duro post sui social, Bianca Balti ha puntato il dito contro le case farmaceutiche responsabili della produzione e distribuzione dei farmaci salvavita. “Ho passato ore al telefono, nessuno si prende la responsabilità. State fallendo proprio quando c’è più bisogno di voi” ha scritto.
La modella scrive ancora: “Ho bisogno che vi diate una mossa. Sono una paziente oncologica. I farmaci che sto aspettando non sono facoltativi, mi salvano la vita. Ho una carriera, una vita e delle responsabilità“.
Bianca Balti solleva una criticità generale
La modella ha sottolineato come, da paziente oncologica, non possa permettersi di sospendere le cure e ha chiesto che venga garantito il diritto alla salute per tutti, non solo per sé ma per migliaia di malati nella sua stessa situazione.
Quello sollevato da Bianca Balti non è un caso isolato. Negli Stati Uniti, dove la modella risiede, la carenza di farmaci oncologici sta diventando un problema strutturale.