“L’anno scorso sono stato in Puglia per chiedere il Patto per la legalità. Il M5s ha dimostrato, a differenza di altre forze politiche, di non avere a cuore le poltrone, che ha lasciato per chiedere un cambio di passo su un tema imprescindibile. In un periodo di eclatanti casi giudiziari che hanno coinvolto la politica regionale ci siamo schierati dalla parte giusta. Invece di puntare il dito contro di noi, Emiliano dovrebbe dire cosa pensa di un sistema clientelare che ha riguardato anche alcune persone da lui nominate, e che sono finite al centro di scandali anche con risvolti giudiziari”. Lo dichiara il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in una intervista al Quotidiano di Puglia. A Conte viene poi chiesto cosa ne pensi del fatto che il presidente della Regione, Michele Emiliano, sostenga che il M5s voglia la chiusura dell’Ilva. “Non abbiamo mai parlato di chiusura della fabbrica, ma delle fonti inquinanti – afferma Conte -. Siamo l’unica forza politica che vuole la chiusura delle fonti inquinanti, l’avvio delle bonifiche, la ripresa produttiva con forni elettrici a idrogeno verde, la riconversione del territorio tramite la nazionalizzazione della fabbrica e un accordo di programma per tutelare lavoratori e imprese. Tutto il resto serve solo a confondere le acque”.
Proseguendo sulle vicende del Siderurgico, e sulla sua eventuale nazionalizzazione dell’ex Ilva, Conte evidenzia: “Se il settore siderurgico per il nostro Paese si ritiene strategico, qualunque governo, a prescindere dal colore, deve investire risorse per la produzione realmente green senza compromettere la salute delle persone e l’ambiente”. Poi sottolinea che “oggi il disastro finanziario e industriale firmato Meloni-Urso è sotto gli occhi di tutti: sono stati buttati già 1,5 miliardi di soldi pubblici per la ripresa produttiva degli altiforni, peraltro quasi ferma, e sottratto 400 milioni dalle bonifiche che non si faranno più a Taranto”. “Ricordo – aggiunge – che nella scorsa legge di Bilancio è stato approvato un emendamento del nostro coordinatore regionale Leonardo Donno per la creazione di un fondo di ristoro per le imprese dell’indotto con una dotazione di 3 milioni. Chiediamo ora al Governo di impegnare ulteriori risorse”. Quanto al dialogo con il Pd, sia a livello nazionale sia locale, Conte evidenzia che “c’è, in Parlamento e fuori. In Parlamento abbiamo presentato varie proposte anche insieme ad Avs. Fuori ci vede governare insieme laddove c’è un programma condiviso. Il M5s è fermamente impegnato nel costruire un’alternativa a questo disastroso governo, ma non saremo mai disponibili a compromessi al ribasso o ad accordi con una coalizione che miri a conquistare Palazzo Chigi senza un reale progetto di cambiamento del Paese”.
L’articolo Conte: “Persone nominate da Emiliano finite al centro scandali” proviene da Borderline24.com.