
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 30 maggio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
L’8 e il 9 giugno si vota per il referendum sulla cittadinanza. L’obiettivo è dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza necessario a ottenerla. Ecco 6 storie di giovani cresciuti nel nostro Paese. Ma finora discriminati.
Figlia di un giocatore di hockey brasiliano. Nata e cresciuta tra Salerno, Vicenza e Bologna. Victoria Karam ha chiesto di diventare italiana a 19 anni ma ha ricevuto l’ok solo a 22. “Su Instagram racconto storie come la mia per aiutare a superare la diffidenza delle persone”.
E ancora: Alba Lala è arrivata dall’Albania a bordo di un gommone con la sua famiglia. Allora aveva tre anni e poi ha sempre vissuto a Genova. Del Paese dove è nata non ricorda nulla. Eppure non ha ancora la cittadinanza. E per questo ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di carriera.
Gli studenti stranieri che frequentano le scuole del nostro Paese sono 914mila, circa l’11% del totale. Il dibattito sulle regole della cittadinanza riguarda in primis loro. E va affrontato separatamente rispetto al tema immigrazione.
Inoltre, un’itervista al segretario della Cgil Maurizio Landini. “Molti elettori hanno smesso di votare perché non hanno visto risolti i loro problemi. Ma col referendum possono diventare protagonisti cancellando delle leggi sbagliate. Scandalosa l’assenza di informazione da parte della Rai. Il Pd? Per fortuna ha fatto autocritica e cambiato posizione rispetto al Jobs Act”.
“La popolazione dipende totalmente dagli aiuti. Bloccarne l’afflusso per qualsiasi motivo è ingiustificabile. È assurdo veder morire le persone per mancanza di medicinali o per fame”. La portavoce Unicef nella Striscia svela a TPI l’inferno del conflitto per i minori.
Colloquio col reporter di Al Jazeera che sotto i raid israeliani ha perso 3 figli, la moglie e altri 15 familiari. “L’Ue piange per gli ucraini dagli occhi azzurri ma non i palestinesi dagli occhi scuri. Prenda posizione sul genocidio. Grazie ai media il mondo intero vede cosa sta accadendo”.
Oltre 100 mila giovani hanno smesso di rispondere alla chiamata alle armi. Sempre più riservisti rinunciano a presentarsi in caserma. Qualcuno lo fa per motivi economici. Altri per scelta morale. Un’opposizione silenziosa che riflette il crollo della fiducia nello Stato. La storia dei soldati israeliani che si rifiutano di combattere.
Al via negli Usa la prima edizione del Mondiale di calcio per Club. A sfidarsi 32 squadre da ogni continente, fra cui Inter e Juventus. Un business da 1 miliardo di dollari. Ma il sindacato dei calciatori fa causa alla Fifa: “Si gioca troppo, anche noi abbiamo diritto a una pausa”.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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