
I due telefoni di Denisa Maria Adas, la escort romena scomparsa a Prato, avrebbero registrato due lunghi contatti nella notte in cui la ragazza è svanita nel nulla, probabilmente rapita. Lo hanno scoperto gli investigatori grazie alla analisi sulle celle telefoniche. Entrambi i contatti sono stati registrati lontano dal residence dove la giovane alloggiava prima di scomparire. Nei giorni scorsi un’amica di Denisa aveva rivelato: “Quando la madre ha saputo che io sono andata a Prato con un avvocato per capire cosa fosse successo alla mia amica, lei si è mostrata contrariata. Mi ha detto che le ho rovinato i piani, che lei l’avvocato ce l’ha e che lui le ha detto che Denisa è viva anche se ferita. Dice che è stata rapita da un gruppo di romeni — alcuni clienti del legale — che vogliono convincerla a lavorare per loro. L’avrebbero picchiata e le avrebbero tolto i denti. Dopo due giorni l’avrebbero dovuta rilasciare, non si aspettavano una così grande risonanza del caso”.
Una ricostruzione, tuttavia, smentita dalla legale della mamma di Denisa, la quale ha dichiarato che un avvocato “si è rivolto alla madre per essere aiutato ad avere una relazione con Denisa. L’avvocato non ha mai visto Denisa in vita sua, non sa niente del rapimento, conosce la madre e ha fatto solo ipotesi sulla scomparsa”.