
Gilles Rocca commenta lo sfogo di Michele Morrone sul cinema italiano: “Ha ragione a metà, ma serve più chiarezza”.
Durante l’ultima puntata de La Volta Buona, condotta da Caterina Balivo su Rai 1, Gilles Rocca ha commentato lo sfogo di Michele Morrone, che nei giorni scorsi ha duramente criticato l’industria cinematografica italiana parlando di un “circolino chiuso” dove lavorano sempre gli stessi attori. Le parole di Morrone hanno fatto molto rumore, ma Rocca ha voluto offrire un punto di vista più sfumato. Scopriamo che cosa ha detto.
Gilles Rocca: “Morrone comunica male”
“Il problema di Morrone è che comunica male” ha detto Rocca nel corso della puntata de La Volta Buona. “Sembra arrogante, ma è solo sicuro di sé – ha continuato –. Però esagerare dicendo che sopra di lui c’è solo Alessandro Borghi è davvero troppo. Ci sono attori straordinari che non hanno lo stesso spazio mediatico, come Vincenzo De Michele o Giacomo Bottoni, e non per questo valgono meno“.
Secondo Gilles Rocca, il punto sollevato da Morrone sulla difficoltà di emergere è reale. “Il cinema italiano è in crisi. I piccoli produttori faticano, i provini sono pochi e sempre riservati ai soliti noti. Se un attore è talentuoso ma sconosciuto, difficilmente otterrà un ruolo da protagonista. Gli investitori vogliono nomi che portino pubblico. E così si perde il talento vero“.
Frecciatine e orgoglio: “Non voglio sembrare Michele Morrone 2”
La conversazione si è chiusa con una domanda provocatoria della Balivo: “Se non fossi stato bello, la tua carriera sarebbe cambiata dopo Sanremo?“. Rocca ha risposto con una stoccata sottile a Morrone: “Sì, la bellezza aiuta, ma io ho studiato, ho fatto sacrifici per anni. Non voglio sembrare montato come lui. Ho anche vinto un premio Troisi alla regia, ma nessuno lo sa“.
Gilles Rocca ha, infine, difeso il merito e la formazione artistica, e ha chiarito come il successo non debba essere solo una questione d’immagine.