
Roberta Tagliavini di Cash or Trash si racconta: la rivelazione inaspettata su un periodo molto difficile della sua vita.
Roberta Tagliavini, celebre mercante d’arte e volto noto del programma “Cash or Trash” in onda sul Nove, ha raccontato in una toccante intervista il suo passato difficile, segnato da povertà e sacrifici. Oggi imprenditrice affermata e simbolo dell’eleganza vintage con il suo brand Robertaebasta, ha vissuto momenti durissimi prima di arrivare al successo. Ma scopriamo che cosa ha rivelato.
Roberta Tagliavini: i momenti più dolorosi della sua vita
In un dialogo sincero con Fanpage, Tagliavini ha rivelato: “Non avevo niente, ma ero determinata. L’indipendenza per me è sempre stata fondamentale“. Una forza d’animo che l’ha aiutata ad affrontare situazioni estreme, come la separazione dal primo marito, una scelta coraggiosa in un’Italia ancora lontana dall’emancipazione femminile.
Roberta Tagliavini ha ricordato con grande emozione il periodo successivo alla separazione, in cui fu costretta a prendere una decisione straziante: lasciare la figlia con il padre.
“Non potevo mantenerla, non avevo nemmeno un letto dove dormire. Per due mesi ho dormito in una vasca da bagno con un cuscino” ha confessato.
Vissuta in casa con i suoceri e senza il sostegno dei genitori, una madre gravemente malata e un padre assente, l’imprenditrice si è trovata completamente sola. La figlia è rimasta col padre fino ai dodici anni, mentre Roberta lottava per costruirsi un futuro.
Il riscatto e il successo con Robertaebasta
Nel 1980 Roberta Tagliavini fonda Robertaebasta, una galleria d’arte diventata negli anni un punto di riferimento internazionale tra Milano e Londra. Il suo talento, la passione per l’antiquariato e una visione raffinata dello stile l’hanno portata al centro della scena culturale e televisiva.
Oggi, a quasi 84 anni, è un volto amatissimo dal pubblico, ma non dimentica il percorso affrontato: “Sono stata una delle prime donne in Italia a separarsi. Ho scelto la libertà, anche quando significava restare senza nulla“.