
Sandro Giacobbe parla della sua battaglia contro il tumore: “Non volevo la chemio, ma ho pensato ai miei cari”.
Il celebre cantautore 75enne Sandro Giacobbe ha condiviso pubblicamente il difficile percorso che sta affrontando da quando, nel 2015, gli è stato diagnosticato un tumore alla prostata particolarmente aggressivo. Dopo anni di trattamenti, tra cui radioterapia e un intervento chirurgico, l’artista ha rivelato che le metastasi si sono aggravate, rendendo necessaria la chemioterapia. Ma scopriamo che cosa ha rivelato in un’intervista a La volta buona.
Sandro Giacobbe: la decisione dettata dall’amore
Nel salotto televisivo de La volta buona, Sandro Giacobbe ha spiegato come inizialmente avesse rifiutato la chemioterapia, temendo i cambiamenti fisici e psicologici che ne sarebbero derivati.
“Non volevo farla, pensavo che la mia vita e la mia fisionomia sarebbero cambiate” ha ammesso. Tuttavia, la decisione è arrivata pensando alle persone che ama: “Poi ho pensato ai miei cari. Voglio vivere di più per stare con loro“.
Qui il video dell’intervista.
“Il viaggio programmato che stava per saltare dopo l’esito della biopsia, ma…”. Sandro Giacobbe e la moglie Marina Peroni a #LVB pic.twitter.com/ecQIXkgh1i
— La Volta Buona (@voltabuonarai) May 27, 2025
Oggi, Giacobbe ha già affrontato cinque cicli di chemio su otto, e con forza ha dichiarato: “Sto lottando tanto“. I medici gli hanno comunicato che, per il momento, la malattia sembra essere sotto controllo. “Ogni tre settimane vado a fare la terapia, e quindici giorni fa mi hanno detto che si è tutto normalizzato“.
La forza di Sandro Giacobbe
Accanto a lui c’è sempre la moglie Marina Peroni, con cui condivide la vita da 15 anni. Insieme hanno deciso, nel 2015, di non rinunciare a un viaggio a Punta Cana, partendo nonostante la recente diagnosi. “Forse quello che ci salva è un pizzico di incoscienza” ha commentato Marina.
Oggi, la loro unione è ancora più forte: “Quello che faccio non è un peso, è amore” ha detto con commozione.
Nonostante oggi Sandro Giacobbe sia costretto a utilizzare una sedia a rotelle a causa delle metastasi ossee, mantiene un atteggiamento positivo e grato per le piccole cose: “Le cose che mi sembravano stupide ora sono importanti, come una passeggiata o vedere i nipotini“.