
Tra la laguna e il mare: la chiesa e il monastero di San Nicolò del Lido. È il convegno internazionale di studi che si terrà a Venezia il 26, 27 e 28 maggio presso l’Auditorium di Santa Margherita, l’Ateneo Veneto e la Chiesa di San Nicolò del Lido. Tre giorni ricchi di interventi dal mondo accademico nell’ambito del progetto “Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca” diretto da Gianmaria Guidarelli, con il sostegno di un Comitato Scientifico internazionale. Guidarelli ha organizzato il convegno assieme a Martina Frank docente presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’Foscari e a Myriam Pilutti Namer, archeologa e docente universitaria.
Università di Ca’ Foscari, Ateneo Veneto, Chiesa di San Nicolò del Lido, Global Campus of Human Rights, con il sostegno di Save Venice, daranno voce e sostanza a un luogo antichissimo, la parte settentrionale dell’isola del Lido, dove dall’XI secolo sorge l’antica chiesa dedicata a San Nicola di Myra, città sulla costa anatolica dell’odierna Turchia dalla quale nel 1100 sono state portate le reliquie del Santo. San Nicola, venerato protettore dei naviganti al quale Venezia e la sua flotta rendevano omaggio all’ingresso del porto, nello spazio acqueo dove ancora oggi si celebra la festa dell’Ascensione con lo Sposalizio del Mare, “la Sensa” veneziana, festa nata dopo la conquista da parte del doge Pietro Orseolo II della Dalmazia attorno all’anno Mille.
San Nicola protegge i margini di Venezia alle estremità della Laguna, con le chiese di San Nicolò dei Mendicoli e San Nicolò del Lido,
afferma Gianmario Guidarelli, storico dell’architettura e docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Padova.
Guidarelli è fautore (assieme al mai abbastanza compianto bizantinista professor Ennio Concina) del progetto “Chiese di Venezia” nato nel 2010
per mettere insieme dialogo e competenze dei teologi e degli storici dell’arte, dell’architettura, della musica, progetto che si è concretizzato in una serie di convegni multidisciplinari e internazionali organizzati a distanza di uno o due anni, nei quali prendiamo in considerazione una chiesa di Venezia: la analizziamo secondo un tema particolare dell’edificio e seguiamo un filo che lega le diverse discipline.
Nel caso della Chiesa di San Nicolò del Lido l’approccio va dal territorio all’opera d’arte e vuole ristabilire sia il contatto tra il luogo antichissimo e il mare sia l’unione originaria tra la chiesa e il monastero (oggi sede del Global Campus of Human Rights) che fu benedettino dal 1043 e dopo il XVIII secolo francescano con il suo chiostro cinquecentesco.
La parte settentrionale dell’isola del Lido fu dagli albori di Venezia dedicata alla difesa della Laguna e per questo vi sorsero oltre ad una chiesa antecedente all’attuale molte fortificazioni: fu luogo di partenza delle Crociate e delle spedizioni militari veneziane oltre che di esercitazioni di soldati e con la costruzione della caserma dei Fanti da Mar nel 1591 e di torri difensive davanti al Sansoviniano forte di Sant’Andrea, il luogo che ancora oggi si chiama “Difesa”, assunse appunto un contesto ben definito legato alla tutela della città. Ingresso e uscita dal porto, difficile rotta conosciuta solo dai piloti esperi della Serenissima, quando le galee militari e le navi commerciali passavano sotto la facciata della chiesa di San Nicolò.
Ci siamo resi conto che a Venezia durante i secoli le chiese non sono state solo spazi di culto – afferma Guidarelli – ma anche spazi sociali, musicali, economici, politici, con tutta una serie di figure intermedie come le Confraternite o le famiglie aristocratiche tramite tra popolo e religione. Quello che nasce come luogo di culto, con i suoi arredi e il rapporto con la città, dopo l’età dell’Illuminismo subisce una cesura tra la materia e religione, e le chiese rappresentano l’incontro tra la dimensione verticale legata al sacro e quella orizzontale legata alla città. Anche il campo davanti alle chiese ha una grande importanza, il sistema spaziale urbano con i portici, le finestre, le logge… Il progetto che nasce da tali considerazioni è unico nel mondo, perché questo tipo di convegni dà vita ad una collana, edita da Viella, una serie di volumi pensata per un pubblico vasto, introduzione ad una visita accurata allo specifico luogo di culto.
chiesedivenezia.eu è il sito dove si può vedere il lavoro svolto negli anni dal comitato scientifico che in circa quattro anni di lavoro seleziona il tema, costruisce la scaletta e prepara il convegno anche con una serie di incontri preliminari: la pubblicazione corposa segue le giornate dei convegni.
San Nicolò dei Mendicoli, San Rocco, Santa Maria dei Servi, San Polo, San Giacomo dell’Orio,San Pietro di Castello, San Zaccaria, San Lazzaro dei Mendicanti, Santa Maria di Nazareth,San Bartolomeo e tra poco San Nicolò del Lido sono le chiese veneziane scelte tra quelle meno studiate, con una monografia meno aggiornata, con lo scopo di mettere in luce l’originalità delle decine di chiese di Venezia: chiese parrocchiali, monastiche, la chiesa dell’ospedale San Giovanni e Paolo, la chiesa monastica di san Zaccaria e il vicino convento oggi Comando dei Carabinieri, e oggi una chiesa di Stato. San Nicolò del Lido, monastica e territoriale con la sua posizione sulla laguna intrinsecamente legata alla città, con le bellezze architettoniche, i mosaici, i millenni di storia, il culto di Nicola da Myra che da spirituale diventa anche culto di Stato, un Santo che pur non essendo patrono di Venezia è coerente con l’ideologia della Serenissima fondata sul mare, a presidiare i punti di approdo.
“Le immagini che trovate nei libri sono esito di una nuova campagna fotografica fatta da Francesco Turio Bohm su richiesta dei relatori, eseguita per il convegno stesso e usata per le pubblicazioni”, molto curate.
L’aspetto istituzionale è altrettanto importante e coinvolge vari enti cittadini, dalle comunità monastiche ai Carabinieri, all’Ospedale: Guidarelli afferma che il fine è quello di avere un pubblico vario, dai parrocchiani agli studenti, dagli studiosi alle Sovrintendenze, fino alle università internazionali.
Il progetto sulla Chiesa di San Nicolò ha il sostegno dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e dall’Ateneo Veneto, con il contributo. Save Venice ha adottato il progetto sovvenzionando convegno e pubblicazione scientifica.
Martina Frank analizzerà la componente architettonica e storico artistica dell’insieme, con la ricostruzione virtuale della chiesa e del monastero medievali preesistenti al complesso odierno, avvenuto dopo l’ingresso del monastero nella Congregazione di Santa Giustina. La dottoressa Frank parlerà anche del cerimoniale complesso e ricchissimo che si svolgeva per la visita dogale e la festa della Sensa. La parte storico artistica si occuperà dell’altare di Cosimo Fanzago, realizzato con intarsio marmoreo di importazione napoletana, assieme al patrimonio pittorico barocco degli altari: aspetti poco conosciuti, così come poco conosciuta è la storia della Chiesa e della località, chiamata familiarmente “San Nicoletto”, con l’antico ponte e le postazioni difensive poco valorizzate.
Il lavoro di manutenzione, restauro e valorizzazione del complesso sarà argomento dell’archeologa Myriam Pilutti Namer: la Sovrintendenza ABAP (Archeologica Belle Arti e Paesaggio) di Venezia e Laguna ha condotto nel 1982 una campagna di scavi soprattutto sui mosaici parietali bizantini dell’XI secolo, i più antichi rinvenuti a Venezia.
Domenica 25 di fronte alla antica chiesa si terrà la cerimonia suggestiva dello sposalizio del mare, con Bucintoro e sfilata di barche come da tradizione: ma pochi conoscono i risvolti più profondi di tale tradizione. Tra laguna e il mare, San Nicolò da secoli ne è il testimone.
Tra la laguna e il mare:
la chiesa e il monastero di San Nicolò del Lido
IL PROGRAMMA
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