
Nome illustre del calcio brasiliano, ecco cosa c’è da sapere su Vicente Feola e sulla sua carriera come calciatore ed allenatore.
Vicente Feola ha fatto la storia del calcio brasiliano, più che come calciatore, come allenatore. Infatti ha guidato la nazionale brasiliana alla vittoria del suo primo titolo mondiale nel 1958. Di seguito una sintesi della sua vita e carriera.
Vicente Feola: biografia e carriera da calciatore
Nato a San Paolo, il 20 novembre 1909, sotto il segno dello Scorpione, Vicente Ítalo Feola vanta natali italiani. Proveniente da una famiglia di immigrati originari di Castellabate, in provincia di Salerno, si è avvicinato alla carriera da calciatore, nel ruolo di attaccante.
Feola ha militato in alcune squadre dello stato di San Paolo, giocando per club come Palmeiras de la Floresta (1922-1925) ed Americano San Paolo (1925-1928). Ma, la sua carriera da giocatore fu breve e meno documentata rispetto a quella da allenatore, principalmente per la sua stazza fisica che lo portò al ritiro precoce nel 1937, a soli 28 anni.
Carriera da allenatore
Vicente Feola come allenatore, ha maturato importanti esperienza alla guida di vari club, tra i quali: Sirio Libanez San Paolo (1935) e Portuguesa (1936). In seguito, ha allenato il São Paulo in diversi periodi (1937-1940, 1948-1950), vincendo due Campionati Paulisti (1948, 1949) e due Campionati Rio-São Paulo (1948, 1949).
Alla guida del Boca Juniors, nella stagione 1961-1962, ha vinto un Campionato argentino (1962), dimostrando la sua capacità di adattarsi a contesti diversi. Dimostrò il suo valore anche in Nazionale, prima nel ruolo di assistente allenatore della Seleção dal 1950 al 1957, per poi guidare la selezione dello stato di San Paolo tra il 1950 e il 1956. La sua nomina a commissario tecnico avvenne nel febbraio 1958, dopo la deludente prestazione del Brasile nel Campionato Sudamericano del 1957.
In occasione dei Mondiali 1958, Feola ha portato il Brasile alla sua prima vittoria nella Coppa del Mondo, un traguardo storico. Con un modulo innovativo (4-2-4), ed una squadra giovane, con talenti come Pelé e Garrincha – scelti nonostante le critiche per la loro presunta immaturità o instabilità – il Brasile vinse il torneo imbattuto, battendo la Svezia 5-2 in finale.
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Un trionfo per il quale ricevette grandi elogi, in particolare per il coraggio delle sue scelte e per aver dato spettacolo con un calcio offensivo. In occasione dei Mondiali 1966, Feola tornò alla guida della Seleção, ma il torneo fu un fallimento, con l’eliminazione al primo turno contro Portogallo ed Ungheria. La squadra brasiliana ricevette numerose critiche, con Feola accusato del fallimento del Brasile.
Il tecnico concluse la sua esperienza con la Nazionale carioca con: 33 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte in 43 partite. Feola ha assunto nel corso della sua carriera da allenatore altri incarichi: fu commissario tecnico in altri periodi brevi (1959, 1960, 1964-1965), e lavorò nel settore tecnico della Federazione brasiliana tra il 1968 e il 1972.
È deceduto il 6 novembre 1975 a San Paolo, lasciando un’eredità importante nel calcio brasiliano. In suo onore, il São Paulo ha intitolato una scuola calcio, la “Escola de Futebol Vicente Ítalo Feola”, inaugurata nel 1975. Come tecnico ha promosso una politica di valorizzazione dei giovani talenti attraverso scuole calcio, un progetto che culminò con la creazione della scuola a lui dedicata.
La vita privata di Vicente Feola
Non ci sono dettagli specifici su moglie, figli o relazioni personali riguardanti Feola, il quale come giocatore ed allenatore ha fatto parlare di sé per i suoi successi professionali.
Curiosità su Vicente Feola
– Feola era soprannominato “O Gordo” (il Grasso) per la sua corporatura robusta. Un soprannome nato durante la sua carriera da calciatore, mentre il nomignolo “Pisolo” gli fu attribuito per la sua tendenza a rilassarsi in panchina durante le partite.
– Dalle testimonianze e descrizioni fornite da chi lo ha conosciuto, è uscito fuori il ritratto di un uomo sorridente, pacioso e di buon cuore. Ma era capace di essere polemico ed irriverente se necessario.
– Per la sua tattica (4-2-4), con un modulo che bilanciava attacco e difesa, ha permesso al Brasile di esprimere un calcio spettacolare e vincente. La sua capacità di gestire talenti come Pelé e Garrincha, in combinazione con approccio pragmatico, lo hanno reso un tecnico molto amato dai giocatori.
Tra i record ottenuti come allenatore, si deve menzionare quello di tecnico con più partite alla guida del São Paulo (562). Inoltre Feola, da pioniere del calcio brasiliano, è stato il primo tecnico della Nazionale a vincere un Mondiale.
– La sua filosofia era che “le partite le vincono i giocatori, le perdono gli allenatori”.
– Feola è considerato una figura chiave nella storia del calcio brasiliano, avendo posto le basi per il mito della Seleção. La sua influenza ha avuto modo di superare i limiti temporali, estendendosi alla formazione di giovani talenti attraverso le scuole calcio. Un simile modello ha rivoluzionato in pieno il calcio brasiliano.