
Alex Britti spiato in casa dall’ex compagna per ottenere l’affido esclusivo del figlio: aperto un processo.
Il celebre cantautore Alex Britti è finito involontariamente al centro di una delicata vicenda giudiziaria che riguarda la sua vita privata. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’ex compagna Nicole Pravadelli avrebbe utilizzato un dispositivo per il controllo remoto dei bambini allo scopo di spiare Britti all’interno della propria abitazione. Ma scopriamo nel dettaglio che cosa è successo e cosa rischia adesso l’ex compagna del cantante.
Alex Britti: il sospetto e il processo
L’obiettivo della donna, che oggi è sotto processo, era quello di acquisire prove compromettenti sul cantante per poter ottenere l’affido esclusivo del figlio, nato nel 2017 dalla loro relazione.
Alex Britti
Il fatto risale al maggio 2022, quando Pravadelli avrebbe posizionato il dispositivo con la speranza di documentare la presenza di una nuova compagna nella casa dell’artista.
I materiali audio e video raccolti dalla donna sono stati rigettati dal giudice, che ha immediatamente rilevato l’origine sospetta delle registrazioni. Di conseguenza, è stata allertata la Procura, che ha avviato un’indagine formale.
Alex Britti coinvolto anche nel caso Equalize
Il pubblico ministero Caterina Sgrò ha ritenuto che Nicole Pravadelli fosse colpevole di interferenza illecita nella vita privata e ha disposto il rinvio a giudizio. Britti si è costituito parte civile, assistito dagli avvocati Alessia Casinelli e Gianluca Tognozzi.
Ma questa non è l’unica vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il celebre cantautore.
Infatti, negli ultimi mesi, Alex Britti è stato anche coinvolto come persona offesa nell’inchiesta sul caso Equalize, che riguarda presunte cyber-spie autrici di accessi abusivi alle banche dati pubbliche. L’artista sarebbe stato monitorato senza autorizzazione, come confermato dal pm Francesco De Tommasi.
Pare proprio che Alex Britti non stia attraversando un periodo facile, preso di mira dall’ex compagna e da presunte cyber-spie che avrebbero invaso la sua sfera privata illecitamente.