Nello studio “Oltre il cibo: insights sul mercato degli accessori per animali domestici” condotto da Nomisma tra il 2024 e il 2025 per conto di Zoomark sono state approfondite le specificità del comparto sia dal punto di vista dei proprietari di animali domestici, sia dei negozi specializzati tradizionali e appartenenti a catene.
Dalla ricerca emerge che gli italiani si dimostrano sempre più attenti al benessere e alla cura dei propri animali tanto che la spesa annuale per consumi delle famiglie dedicata agli animali domestici è arrivata nel 2023 a superare i 7 miliardi di euro, con la componente di spesa in accessoristica e prodotti per la cura e igiene del pet superiore a 1,2 miliardi di euro. Tra il 2018 e il 2023, l’incidenza della spesa pet sul totale dei consumi delle famiglie è aumentata di oltre 30 punti base, e oggi il valore è superiore all’1%.
Secondo la survey Nomisma ai proprietari di animali domestici, le categorie non food su cui si concentra maggiormente la spesa sono integratori e antiparassitari, che assorbono poco meno di un quinto della spesa totale, lettiere per gatti (16%) e accessori per la casa (es. cucce, ciotole, cuscini e altri prodotti che garantiscano il comfort e il benessere degli animali), che rappresentano il 14% della spesa non food delle famiglie per i propri animali.
Sulla base dei dati raccolti, è stato possibile identificare le caratteristiche del proprietario ‘alto spendente’, ovvero chi dichiara di aver speso per il proprio pet più della media. La quota di alto spendenti, che mediamente corrisponde a circa 1/3 del campione, sale al 44% tra quelli che indicano la marca del produttore il primo fattore determinante nella scelta di acquisto di accessori pet. Inoltre, l’incidenza di alto spendenti cresce tra chi identifica l’online specializzato come principale canale in fase di acquisto di accessoristica pet. A livello di caratteristiche socio-demografiche, l’incidenza dei pet owners alto spendenti è maggiore nella fascia di età 30-45 anni e fra le famiglie senza figli conviventi.
Per l’acquisto dei prodotti pet non food, il 37% dei proprietari italiani predilige il canale specializzato, con una preferenza relativa per le catene di negozi per animali, e un altro 35% indica come primo canale di acquisto l’online, rivolgendosi sia a siti generalisti, che a quelli specializzati. Tra chi invece sceglie abitualmente insegne della GDO generalista per gli acquisti pet non food, oltre metà indica la convenienza economica e la praticità di poter integrare la spesa pet a quella per la propria famiglia come motivazioni trainanti.
Il punto di vista dei pet shops specializzati sul mondo non food La rilevazione svolta da Nomisma per conto di Zoomark ha coinvolto sia negozi indipendenti che quelli appartenenti a catene, siano esse grandi gruppi nazionali e internazionali o collegate a gruppi della GDO.
Relativamente al giro d’affari riconducibile al comparto non food nei negozi della rete specializzata, nel 2023 ha superato i 570 milioni di euro, a cui si aggiungono poco meno di 200 milioni di euro derivanti dalla vendita di lettiere e accessori in GDO.
Rispetto al fatturato generato dalle sub-componenti del mondo non food, ci sono lievi differenze tra quanto rilevato presso le catene, che mostrano una maggiore incidenza del mondo accessori e lettiere, rispetto agli store tradizionali, dove invece i prodotti dedicati all’igiene e alla cura dell’animale hanno un valore di vendita relativo più alto, pur mantenendo l’accessoristica come riferimento in termini di fatturato non food. Dal punto di vista dell’assortimento, i negozi specializzati offrono alla propria clientela tra le 1.800 e le 2.000 referenze non food. Nel complesso, l’accessoristica cuba oltre il 70% dell’assortimento, gli articoli per igiene e cura pet costituiscono circa un quarto del totale degli articoli proposti, mentre è più limitato l’assortimento relativo alle lettiere per gatti. I negozi della rete specializzata, oltre all’offerta di un’ampia gamma di prodotti food e non food, spesso propongono alla clientela anche diversi servizi aggiuntivi, finalizzati a consolidare il legame con la clientela.
Relativamente alle prospettive del settore, per la chiusura del 2024 e il 2025 i negozi intervistati mostrano un moderato ottimismo circa l’andamento delle vendite non food, con un aumento nel fatturato dei punti vendita relativo a questi prodotti nell’ordine del +2% annuo.
L’articolo Amici a quattro zampe: cresce la spesa per la loro cura proviene da Borderline24.com.