
La versione fornita da Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, su che cosa abbia fatto la mattina in cui si è consumato il delitto di Garlasco sarebbe smentita dall’amico pompiere della donna. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, infatti, gli inquirenti sono arrivati al vigile del fuoco attraverso l’analisi dei tabulati. I due, infatti, si sono scambiati diversi messaggi la sera del 12 agosto e due il giorno del delitto, alle 8.47 e alle 9.09. Convocato per ben due volte dagli inquirenti, però, il pompiere avrebbe fornito una versione diversa da quella raccontata dalla mamma di Andrea Sempio.
Il 15 febbraio 2017, infatti, Daniela Ferrari ha fatto mettere a verbale: “Mi sono svegliata verso le 7.30. In casa c’erano mio figlio e mio marito. Si erano già alzati anche loro. Io verso le 8.15 sono uscita per andare a fare delle commissioni, sono andata in un paese vicino per il telecomando del cancello, ho fatto la spesa a Gambolò e sono tornata a casa versole dieci. Quando sono uscita mio figlio era già vestito. Sono tornata e gli ho dato le chiavi della macchina, è rientrato verso mezzogiorno e mi ha detto che era stato il libreria ma l’aveva trovata chiusa e poi era stato a trovare la nonna”. La ricostruzione del pompiere, però, è totalmente differente. Un dettaglio che ha convinto gli investigatori del fatto che la donna, la mattina in cui è stata uccisa Chiara Poggi, non si trovasse a Gambolò ma a Vigevano.
Il sospetto degli inquirenti, infatti, è che il famoso scontrino che Andrea Sempio ha fornito come alibi in realtà appartenesse proprio al vigile del fuoco che quel giorno era di stanza a Vigevano. Una contestazione che i pm avrebbero voluto muovere a Daniela Ferrari senza però riuscirci. Il 28 aprile, infatti, la donna viene nuovamente convocata nella caserma dei carabinieri dove sceglie di avvalersi della facoltà di non rispondere. Prima di lasciarla andare, gli investigatori le chiedono del pompiere. “Cosa c’entra?” replica scossa la donna che poi accusa un malore.