
Il cammino delle donne: una storia fatta di tenacia e di coraggio, un lungo nastro colmo di curiosità e di affermazione, di consapevolezza ed orgoglio che attraversa i millenni e si esprime in tutte le discipline che compongono lo scibile umano, dall’arte alla musica, dalla letteratura alla pittura, dalla scienza alla danza, una cornucopia che continua a spargere doni, bellezza, scienza e vita.
Ambizione e spregiudicatezza allontanano l’immagine stereotipata della donna sottomessa che per secoli ha accompagnato la società a ogni latitudine: con il volume Avventurose di Daniela Zamburlin (ed. supernova) si mettono in evidenza trentadue figure di donne di varie epoche che hanno “osato”. Abbandonare le convenzioni, proclamare con forza le proprie doti, mettere tanti puntini sulle “i” di caratteri non docili e quindi considerati cattivi caratteri, tenacemente mostrare di essere consapevoli del proprio valore e del proprio volere, attraversando il cammino di vite vissute grazie a quel quid che ha spinto tante donne verso traguardi riservati agli uomini e impensabili per il genere femminile.
L’autrice ha ricercato nelle diverse biografie dei particolari originali e ha messo in luce i diversi aspetti delle società e dei tempi nei quali queste donne si muovevano: aspetti letterari e artistici, storici e sociali accompagnano le righe dei racconti nei quali il diritto delle donne a vivere la vita che si erano scelte è ribadito con decisione.
Le donne descritte e studiate da Daniela Zamburlin sono andate “oltre il limite”, aristocratiche o banditesse, poetesse o patriote, politiche o viaggiatrici, archeologhe o spie, cantanti, danzatrici, artiste o criminali, giornaliste o scienziate, aviatrici o atlete, guerriere o attrici. E una papessa.
È un panorama lunghissimo e facondo al femminile, un voler ribadire la tenacia e la volontà di raggiungere traguardi anche estremi sfidando le famiglie, le convenzioni, la società.
In ogni storia non manca l’amore, che a volte piega e s’interseca con la vita scelta dalle protagoniste, ma che non impedisce di raggiungere limiti molto alti.
Theodora (basilica San Vitale, Ravenna); a destra, Caterina II come zarina di Russia, dipinta nel 1762 Ivan Argunov
Nel mondo antico donne così entravano nel mito, come Artemisia la guerriera regina di Alicarnasso del V secolo avanti Cristo; esercitavano potere e terrore, come le imperatrici Teodora nel VI secolo dopo Cristo o Caterina di Russia nel XVIII; erano esperte finemente nell’arte della politica e dell’economia, come la atzeca Malinche nel corso del 1500, o regalmente dispensavano perle d’arte nella recitazione, come Zanetta Farussi, madre di Giacomo Casanova; si battevano per ideali patriottici, come Jessie Withe Mario accanto a Mazzini e Garibaldi; erano “divine“, come Sarah Bernhardt o la Bella Otero, come Mary Read o Calamity Jane; erano a capo rispettivamente di una ciurma di pirati e di una banda di pistoleri; erano archeologhe ma anche spie per i propri Paesi in tempo di guerra, come Gertrude Bell, a inizio del XX secolo.
E che dire di Anna Rech, veneta di Seren del Grappa, che vedova con sette figli, decide di emigrare dalle povere campagne per approdare in Brasile dove negli immensi territori del Rio Grande do Sul fonda un villaggio che diventa centro di raccolta per tutti i migranti di inizio Ottocento e che ancora oggi porta il suo nome.
Sono pagine ricche di dettagli, dalle quali le singole figure femminili escono ben delineate. Avventurose può essere anche un esempio per le nuove generazioni di ragazze che vivono questi tempi oscuri e incerti, non certo i primi che l’umanità affronta: la vita delle donne avventurose coraggiose tenaci curiose anticonvenzionali serve a formare altre donne con attitudini simili, (escludendo piratesse o pistolere..) per una società che tutti vorremmo più equilibrata e giusta.
Il volume sarà presentato nell’ambito della rassegna letteraria Libri in Spiaggia che per il diciassettesimo anno si svolge ogni estate al Lido di Venezia: alle 17.30 di giovedi 12 giugno presso la spiaggia Pura Vida del Blue Moon.
L’articolo Donne che hanno osato proviene da ytali..