
Il medico della star di Friends, Matthew Perry, si è dichiarato colpevole della morte dell’attore: gli aveva fornito la ketamina.
Il caso della morte di Matthew Perry, l’amato attore di Friends, continua a far discutere. A distanza di mesi dal tragico decesso avvenuto nell’ottobre 2023, sono adesso emersi nuovi sviluppi che gettano luce sulle responsabilità mediche legate alla sua dipendenza da ketamina. Salvador Plasencia, medico californiano e gestore di un pronto soccorso a Malibu, si è dichiarato colpevole per aver illegalmente fornito la sostanza all’attore. L’uomo rischia ora fino a 40 anni di carcere, secondo quanto riferito dalla procura federale. Ma scopriamo tutti i dettagli.
Messaggi compromettenti e fiale vendute a prezzi esorbitanti
Secondo gli investigatori, Plasencia avrebbe sfruttato la dipendenza di Perry per arricchirsi, iniettandogli ketamina direttamente o fornendola al suo assistente.
In particolare, colpisce un messaggio recuperato dagli inquirenti in cui il medico scriveva: “Mi chiedo quanto questo idiota sarà disposto a pagare“. Le indagini rivelano che il dottore avrebbe acquistato le fiale al prezzo di circa 12 dollari, per poi rivenderle a cifre astronomiche, fino a 2.000 dollari a dose.
Matthew Perry
Plasencia avrebbe ottenuto la ketamina da un altro medico, Mark Chavez, che nei mesi scorsi si era già dichiarato colpevole. Secondo la ricostruzione, a Matthew Perry sarebbero state somministrate almeno 20 fiale in due settimane prima della sua morte.
Altri indagati: coinvolta anche la “regina della ketamina”
Oltre a Plasencia e Chavez, nel caso risultano coinvolte altre figure chiave. Tra queste spicca Jasveen Sangha, nota anche come “la regina della ketamina“, accusata di aver venduto a Perry la dose letale. A differenza dei medici, Sangha si è dichiarata non colpevole e ora rischia l’ergastolo.
Anche l’assistente personale dell’attore, Kenneth Iwamasa, e un intermediario hanno scelto di collaborare con la giustizia, dichiarandosi colpevoli.
La tragica fine di Matthew Perry, che aveva parlato pubblicamente della sua lotta contro le dipendenze, assume ora contorni sempre più inquietanti.