
In Italia, negli ultimi anni, il gioco d’azzardo sta attraversando una grossa trasformazione politica con una serie di riforme che cercando di liberalizzare il mercato, bilanciando la lotta al gioco illegale con l’accrescimento di un settore che è una miniera d’oro.
Il gioco d’azzardo è una vera e propria industria con un fatturato di più di 150 miliardi di euro l’anno solo nel nostro Paese. Proprio per questa ragione, quando parliamo di norme che regolamentano il settore in Italia, tocchiamo un terreno importante e severo. Stiamo, sempre e comunque, parlando di leggi che sono riferite ai siti ADM, cioè quelli legali su cui si consiglia di giocare. Tra questi possiamo trovare i migliori casinò online in Italia attualmente consigliati da Online-casinos.com per sicurezza e funzionalità disponibili.
Giocare nei migliori casinò online, comunque, è sempre più popolare e la politica ha fatto grossi passi avanti per arrivare a una mediazione tra il libero mercato e la tutela dei consumatori. Il Governo attuale, infatti, sta cercando di mediare, sul divieto totale di pubblicità sul gioco d’azzardo inserito nel Decreto Dignità nel 2018.
Nella Risoluzione alle prospettive di riforma del calcio italiano, approvata a marzo 2025 dalla VII Commissione Cultura del Senato, si legge che il divieto non sarebbe risultato efficace nel contrastare l’aspetto ludopatico disattendendo, quindi, le aspettative del legislatore. In più, ha ridotto le entrate delle società sportive penalizzando il calcio italiano rispetto a quello europeo.
Una auspicabile revisione porterebbe a sponsorizzazioni regolamentate, che andrebbero ad aiutare il calcio professionistico, offrendo ai club di poter usufruire di grosse somme di denaro promuovendo, ovviamente, solo siti concessionari.
Nuovo sistema di licenza per gli operatori online:
Dal mese di dicembre 2024, in Italia abbiamo un sistema nuovo per le licenze online. Queste concessioni, al prezzo di 7 milioni di euro, sono valide per nove anni e servono a coprire sia le scommesse sportive che i casinò online. Servono, ovviamente, dei requisiti particolari:
Patrimonio solido ed esperienza nel settore
Sede legale in un paese europeo
Data center e Server all’interno dello Spazio Economico Europeo
Canone annuale del 3% dei ricavi netti e lo 0,2% per combattere la ludopatia
Obbligo dello strumento di autoesclusione e dei limiti di spesa per promuovere il gioco responsabile
Quali norme contro il gioco illegale?
Il Governo ha anche messo in atto una serie di misure per combattere il gioco illegale. L’Agenzia delle Donane e dei Monopoli, infatti, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha elencato tutta una serie di siti non autorizzati. In più, coloro che gestiscono e-wallet e banche fisiche sono tenuti a bloccare tutte le transazioni verso operatori che non hanno la licenza. La sanzioni, poi, si sono inasprite. Coloro che non sono a norma avranno multe che vanno dai 30mila euro ai 180mila euro.
Altre riforme regionali ed europee:
Abbiamo avuto, spesso, delle norme frammentate e superficiali che riguardavano i rapporti tra azzardo e Regioni italiane. La Conferenza Unificata del 2025, cioè quella che riguarda Stato e Regioni, ha permesso una collaborazione stretta per stabilire gli stessi standard su tutto il territorio nazionale. La proposta che è stata portata avanti è quella di destinare il 5% del Gross Gaming Revenue (GGR ovvero la spesa degli italiani al netto delle vincite) proprio alle amministrazioni regionali per finanziare iniziative che contrastino il gioco compulsivo.
A livello europeo, invece, con un settore in forte espansione, l’Unione Europea auspica che ci sia una regolamentazione molto più forte contro il mercato illegale. Nel 2025, infatti, ancora il 70% delle scommesse online è illegale con un giro d’affari che sfiora i 40 miliardi di euro l’anno. Ci sono circa 6mila operatori senza licenza e spesso le autorità non hanno neppure un indirizzo fisico a cui poter inviare le sanzioni. Sabine Verheyen, Vice-presidente del Parlamento europeo, sostiene che l’Unione non si preoccupi abbastanza di questo fenomeno dilagante. E, soprattutto, con un aumento del 200% di utenti negli ultimi anni, il gioco online sta diventando preponderante e pericoloso. Serve, dunque, un normativa continentale seria al più presto e non solo leggi nazionali che non riescono, ovviamente, a controllare il flusso globale.