
Nel mistero di Villa Pamphili ora spunta anche il giallo del trolley: Francis Charles Kaufmann, infatti, lo aveva con sé prima di scappare in Grecia ma non l’ha portato a Skiathos dove poi è stato arrestato. Che fine ha fatto quindi? Il sospetto degli inquirenti è che lo abbia gettato nel Tevere dove i sommozzatori lo stanno cercando. Secondo gli investigatori, infatti, quella valigia potrebbe contenere le prove del duplice omicidio avvenuto nel parco di Roma. Dentro il trolley potrebbe esserci anche il tablet di Anastasia, che potrebbe ricostruire i movimenti della donna e anche quelli della famiglia Andromeda.
Interrogato in Grecia dove è stato arrestato, intanto, Francis Charles Kaufman, ha negato tutto. L’uomo, infatti, si è dichiarato “innocente” e ha chiesto di poter parlare con “il mio avvocato e con il consolato americano”. Il 46enne si è avvalso della facoltà di non rispondere durante una videochiamata con i pm italiani, sottolinenando, però, di non aver ucciso la compagna Anastasia e la figlia Andromeda. Nel frattempo gli inquirenti hanno scoperto che Kaufman, la compagna e la figlia hanno dormito all’interno del parco di Roma almeno nei quindici giorni precedenti la morte della donna. Gli investigatori, infatti, hanno scoperto che i tre si recavano spesso al mercato di San Silverio per lavarsi e fare colazione. Secondo l’ipotesi investigativa, Anastasia sarebbe morta tra il 3 e il 4 giugno: il 3 giugno, infatti, lo statunitense è stato avvistato insieme alla moglie e alla piccola in un locale di Roma mentre dal giorno successivo il telefono di Kaufman risulta sempre spento.