
C’è un uomo che ha visto Rexal Ford, alias Francis Kaufmann, con la bambina ancora viva, probabilmente poche ore prima che la piccola venisse uccisa proprio dall’uomo. È quanto si legge nelle carte della procura di Roma secondo quanto rivela il Corriere della Sera, in cui il testimone descrive lo statunitense come “ubriaco, barcollante, con una bottiglia di vino in una mano e la bambina in lacrime sull’altro braccio”. Il testimone rivela di aver visto l’uomo il 5 giugno in largo Benedetto Cairoli. Secondo quanto raccontato Ford sembrava infastidito dalla presenza della bambina: “A un certo punto l’ha appoggiata sul sedile di uno scooter in sosta”. Altre due persone hanno rivelato di averlo visto in quelle ore e descrivono la bambina con lo stesso vestitino rosa poi ritrovato in un cestino dei rifiuti non distante da dove è stato trovato il corpo.
Gli investigatori sono convinti che l’uomo abbia quantomeno assistito alla morte di quella che si presume fosse sua moglie “mostrando una elevata capacità criminale ed una pervicace volontà di portare a termine il suo intento criminoso” dal momento che poi ne ha occultato il cadavere “con il chiaro intento di depistare le indagini”. Il gip, quindi, aggiunge: “L’efferatezza congenita allo strangolamento della bambina non lascia adito a dubbi sulla pericolosità dell’uomo”. Per gli inquirenti Ford/Kaufmann è un soggetto violento “non in grado di controllare i suoi impulsi verso soggetti indifesi, come in particolare una bambina di neanche un anno”.
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