
Un medico mancato Carlo Verdone che nella sua vita ha avuto modo di conoscere diversi aspetti della medicina e delle malattie.
Attore, regista e tanto altro. Oltre ad alcune “sparate” del passato anche su Roma e la voglia di scappare via, Carlo Verdone vanta una vera e propria ossessione, diventata praticamente una passione, per le malattie e in generale per la medicina. L’uomo, infatti, visto il suo passato da ipocondriaco ha sviluppato negli anni una capacità intuitiva e di conoscenza che addirittura gli è valsa una laurea, honoris causa, e un premio dall’Ordine dei Farmacisti “per approfondite conoscenze mediche”.
Carlo Verdone: laurea honoris causa e premio
In passato Carlo Verdone aveva raccontato alcuni aspetti rimasti ancora inediti sulla sua vita. In particolare su quella che da paura si è trasformata in ossessione e poi in passione per la medicina e le malattie. “Solo mettendomi a nudo sono riuscito a superare le paure. Tanti colleghi mi chiamano per chiedere una diagnosi”, aveva detto l’uomo a Repubblica anni fa.
Carlo Verdone – www.donnaglamour.it
In questo senso, dalla fissazione per le patologie era appunto nata una passione importante per conoscere e informarsi in merito alla salute delle persone tanto da portarlo ad avere una laurea honoris causa da parte dell’Università di Napoli Federico II e anche premio dell’Ordine dei Farmacisti per le sue “approfondite conoscenze mediche”.
La malattia e l’episodio decisivo
Ma da cosa deriva tutta questa passione da parte di Verdone? In realtà da una “malattia“: l’ipocondria. L’attore aveva raccontato in passato come era riuscito a superare tutto. “Il dottor Piero Bellanova era un grande psicanalista che non mi psicanalizzò mai”, aveva raccontato a Repubblica. “Piuttosto mi sottopose a prove, allora per me assurde, per curare gli attacchi di panico“.
Verdone aveva detto: “Mi diceva: ‘Vai a trovare la tua fidanzata? Prendi la macchina e fai il giro fino alla rotonda di Ostia e poi vai da lei. Al ritorno ripassi per Ostia e rifai la rotonda’. Morirò asfissiato, ribattevo. E lui: ‘No. Tornerai con la tachicardia parossistica, ma non sverrai, stai tranquillo. Dopo la terza volta mi ringrazierai’”.
L’attore seguì alla lettera le indicazioni e si trovò a vivere qualcosa di molto particolare: “La prima sera mi sono sentito male. Ho chiamato mia moglie Gianna con il gettone: ‘Vienimi a prendere’. Tremavo tutto. Mai provato un attacco di panico con iperventilazione? Ti senti la testa che gira all’impazzata. Ma continuai, e al quarto giro, anche se avevo ancora paura, iniziai a capire che ce la potevo fare”.
Ora, come detto, Verdone ha superato la sua ipocondria e ne parla con grande ironia. Inoltre è davvero diventato un esperto del settore medico e per questo viene spesso chiamato anche da alcuni colleghi per delle “diagnosi” anche se, come aveva precisato lui stesso, consiglia sempre di rivolgersi ad un vero medico.