È morto, poco dopo il suo arrivo in ospedale, Octay Stroici, l’operaio di 66 anni rimasto intrappolato per 11 ore tra le macerie della Torre dei Conti, l’edificio medioevale nel centro storico di Roma parzialmente crollato per motivi ancora da chiarire. Nel collasso dell’edificio erano rimasti coinvolti cinque operai: quattro erano stati subito tratti in salvo mentre il quinto, Octay Stroici per l’appunto, è rimasto intrappolato tra le macerie per ben 11 ore. Estratto vivo, l’operaio 66enne è morto all’ospedale Umberto I. Le sue condizioni erano apparse sin da subito gravissime tanto che Stroici aveva accusato un arrestato cardiaco già in ambulanza.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio e disastro colposo: l’indagine dovrà appurare perché la Torre dei Conti, attualmente in fase di ristrutturazione, sia parzialmente crollata. Secondo Il Fatto Quotidiano, si ipotizza un errore nelle lavorazioni preliminari per l’adeguamento della struttura. Le prime ipotesi, infatti, puntano alla rimozione delle puntellature a sostegno del soffitto. Chiusa dal 2007, la Torre era in fase di ristrutturazione attraverso i fondi del Pnrr. Iniziati a giugno 2025, i lavori sarebbero dovuti finire nel 2026 con la trasformazione dell’edificio in un polo museale.
Nella relazione sullo stato dell’edificio, si parlava di “decoesione con distacco di materiali” all’esterno mentre all’interno si segnalavano “il crollo di alcuni controsoffitti moderni; l’ammaloramento degli infissi di tutte le finestre e porte e danni alle pitture”. Oltre alle infiltrazioni: “All’ultimo piano due ambienti hanno subìto infiltrazioni causate dal continuo ristagno di acqua al livello della sovrastante terrazza, a seguito del distacco della guaina di protezione del pavimento. La guaina è stata rinnovata nel novembre 2019, mentre il solaio e le pareti danneggiate non sono stati sanati”.