
Come in tutte le elezioni, anche nel caso delle ultime europee, l’attenzione si è concentrata sui risultati in termini di percentuali. Ma osservando i numeri reali, il quadro ha tinte diverse, si fa più interessante e più sfaccettato (naturalmente tenendo ben presente sia il livello di astensione – questa volta superiore al cinquanta per cento – sia la differenza di sistema elettorale, essendo ogni sistema elettorale parte del processo elettorale stesso e influisce sul suo esito).
Fratelli d’Italia guadagna il 2,83 in termini percentuali ma perde quasi seicentomila voti nelle europee di sabato e domenica scorse. Il Pd cresce del 5,05 per cento e aumenta anche in termini reali: 255.000 voti in più rispetto alle politiche del 2022. Osservando i numeri assoluti colpisce l’emorragia del Movimento Cinque Stelle, che perde oltre due milioni di voti, e la Lega che ne perde 375.000 e, a sinistra, l’exploit di AVS, con oltre 544.000 voti.
Se prendiamo in considerazione solo i dati percentuali il Pd ha registrato un aumento della quota di voto del 5,05 per cento mentre il M5S ha subito un significativo calo del 5,44 per cento. Aumenta anche AVS che ottiene un notevole aumento del 3,09 per cento.
A destra Fratelli d’Italia registra un moderato aumento del 2,83 per cento, mentre Forza Italia e Lega registrano un lieve aumento del 1,50 per cento per il partito di Tajani e dello 0,21 per cento per il partito di Salvini.
Al centro invece nel complesso i voti dei partiti centristi (+Europa, Italia Viva e Azione) diminuiscono significativamente del 3,50 per cento.
Dal punto di vista dei voti in numeri assoluti, nonostante il progresso in termini percentuali, Fratelli d’Italia registra una diminuzione. Stessa situazione per la Lega di Salvini.
Questa differenza tra i voti in termini percentuali e i voti in termini assoluti dipende dalla differenza significativa nella partecipazione degli elettori alle elezioni politiche del 2022 e a quelle europee di quest’anno: la partecipazione diminuisce dal 63,91 per cento nel 2022 al 49,69 per cento nel 2024 e diminuisce quindi il numero totale dei voti espressi nell’elezione.
Questo influisce sulla distribuzione delle quote di voto. Anche se la Lega perde 375.185 voti e Fratelli d’Italia 596.880 voti in numeri assoluti la diminuzione complessiva della partecipazione degli elettori ha consentito loro di ottenere in termini percentuali risultati più alti.
Da che cosa sia dovuta questo calo in termini di voti assoluti è difficile da sapere. Forse una parte di elettorato di Meloni e Salvini si sono sentiti poco mobilitati sul tema delle questione europee e hanno scelto di non votare in quest’occasione. Si tratta ovviamente solo di un’ipotesi.
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