
Per la famiglia Poggi il limite è stato oltrepassato: oltre ai legali che assistono i familiari, infatti, anche Rita, la mamma della ragazza uccisa a Garlasco, ha espresso il suo sdegno per le indiscrezioni circolate nelle ultime ore sul conto della figlia. Intervistata dal telegiornale regionale della Lombardia, Rita Poggi ha dichiarato: “Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso. Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice. Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi”.
Affermazioni in linea con la nota diffusa dagli avvocati che assistono la famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna: “La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara. Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false”.
E ancora: “La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione. Nell’auspicio che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite, la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara”.
Lo stesso Gian Luigi Tizzoni ha ribadito il concetto in un’intervista a Fanpage in cui ha annunciato querele: “Quello che disturba è che stanno emergendo tutte cose che sono già uscite e scritte nelle varie sentenze”. Il riferimento è al secondo telefono che “non c’è”, alle mail scambiate con l’amica e alle dichiarazioni di un testimone, ora defunto, il quale sosteneva che Chiara avesse una relazione con un uomo adulto: “Aveva anche detto tutto in passato ai carabinieri, ma non aveva portato a nulla”.
In uno scambio di mail con una sua amica, infatti, il 5 luglio 2007 Chiara Poggi confidava di attraversare un periodo di crisi, divisa tra due persone. “I tuoi intrallazzi?” chiede l’amica di Chiara Poggi con la ragazza che risponde: “Stanno vivendo un periodo di stasi… Il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni, mentre con l’altro ultimamente non ci vado troppo d’accordo (colpa mia che me la prendo per niente, colpa sua che secondo me è un po’ cambiato)”. Su questo aspetto il legale spiega: “L’amica era già stata sentita dai carabinieri in passato e aveva già specificato che Chiara si riferiva a un collega di lavoro. Anche lui in passato venne sentito e si verificò l’alibi, si trovava in Sud Italia in vacanza. Non c’era una relazione sentimentale, c’era una simpatia”.
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