
Svolta nelle indagini sul ritrovamento dei corpi di una donna e una bambina di 6 mesi, successivamente identificate come mamma e figlia, a Villa Pamphili, a Roma: sia le vittime che l’uomo era con loro sono stati identificati, sono tutti e tre cittadini americani. La svolta è arrivata grazie alla testimonianza di un’operatrice del Servizio giardini e a una segnalazione arrivata a Chi l’ha visto? secondo la quale, come rivela Il Messaggero, la donna e l’uomo erano stati visti litigare animatamente proprio nei pressi di Villa Pamphili. L’uomo potrebbe essere fuggito all’estero, forse in Grecia, ed è ricercato con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
L’uomo, che indossava spesso un cappellino, è stato visto più volte al mercato San Silverio, in via Gregorio VII, così come raccontano alcuni testimoni a La Repubblica. “Camminava tenendo per mano quell’uomo o la sua mamma, aveva almeno 10 mesi” raccontano i commercianti. “All’inizio ci sembravano dei turisti. Curati, Adidas e Nike ai piedi, zaini in spalla” spiega un’altra negoziante. Poi, si sono resi conti che in realtà si trattava di una famiglia in difficoltà: “Si lavavano nei bagni vicini ai nostri box. Sono stati qui ogni giorno per almeno due ore e per quasi due mesi. Sempre al mattino, lui beveva la birra o il vino”.
“Sembrava uno scalatore, aveva muscoli tesi, fisico asciutto, alto un metro e 85. Sempre con gli occhiali scuri e soprattutto era burbero. A una turista ha strappato la macchina fotografica dalle mani e le ha fatto cancellare le foto dove c’era la bambina” è la testimonianza raccolta sempre dal quotidiano. Restano da chiarire, tuttavia, ancora molti punti. A partire dalle cause della morte della donna: sul suo corpo, infatti, non ci sono segni di violenza e non è risultata positiva ad alcol e farmaci. La donna, poi, è morta almeno quattro giorni prima della bimba, che, invece, è stata strangolata.